fuori

Dentro la scatola che nessuno nomina

toccando le pareti e sentendo la polvere

i polpastrelli reagiscono le narici si dilatano

il corpo starnutisce

tutte reazioni sane, naturali, a quello che è

il limite

di ogni testa stanca di sbattere sulle pareti

sguardo nervoso che chiama finestra

corpo nervoso che esige cielo

l’unica porta, sembra, sia quella

l’unico vero mistero, la sfida ultima per un cervello

bramoso, brulicante

ruggine su ogni grata

ti devasto, grata

mi libero, grata

non sei mai esistita ed io, mai

ché non credo al Paradiso ma credo

alla libertà.